La nostra Cairo ha smarrito il ruolo di riferimento che ha sempre avuto in Valbormida e non è più centrale nello sviluppo tra Liguria e Piemonte. E’ una città in difficoltà. Stiamo perdendo l’Ospedale, perdiamo posti di lavoro,  giovani e risorse preziose che vanno altrove.
Molti cairesi, stanchi di assistere al declino della città di questi ultimi cinque anni, hanno deciso di attivarsi e mettersi a disposizione per il futuro di Cairo e di tutta la collettività. Con questo spirito, nasce la Lista civica +Cairo, a sostegno di Fulvio Briano Sindaco.
Questa proposta nasce per dare una risposta coraggiosa e concreta a chi crede che Cairo meriti di più dell’ordinaria amministrazione. Per chi vuole reagire alla monotonia e alla lenta discesa.
Un progetto nato perché Cairo merita di più in termini di coraggio, competenza amministrativa, visione.
Una proposta civica vera, che punta ad aggregare, unire, consolidare le forze.  Il nostro obiettivo non è “essere contro” qualcuno o qualcosa, bensì essere un’alternativa forte e autorevole.
Una nuova agenda, credibile, per dare una svolta a Cairo, per ricominciare insieme.

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+Sanità: parole chiare e concretezza

La vicenda dell’Ospedale di Cairo è complessa e il suo destino negli ultimi anni è stato segnato da decisioni politiche molto penalizzanti per il nostro territorio e sicuramente prive di lungimiranza.
La struttura ospedaliera del San Giuseppe negli anni è stata smantellata in maniera quasi irreversibile. L’Amministrazione Lambertini, sostenendo le decisioni della Giunta Toti, ha prima supportato il progetto fallimentare di privatizzazione e ora sostiene l’idea di una struttura di rete assistenziale territoriale (chiamata Ospedale di comunità, senza essere un Ospedale), finanziata con il PNRR e che sarebbe attiva non prima del 2026. Tutto questo ha facilitato il processo di indebolimento di risorse e personale ed è innegabile come non ci sia stato alcun segno di concreta attenzione alle necessità dei cittadini dal 2017 a oggi. In questo quadro, il nodo principale è la rete dell’emergenza. Le prestazioni di ricovero  di day surgery (chirurgia ambulatoriale)  tra il 2014 e il 2016 sono state oltre 1000 l’anno di media, mentre nei primi sei mesi del 2017 sono state solo 100, mostrando le reali intenzioni di “svuotare” i servizi locali.
Serve chiarezza per la cittadinanza. Il Punto di Primo Intervento (PPI) aperto solo 12 ore, è un presidio essenziale da difendere e va reso efficiente per la presa in carico di problematiche sanitarie della popolazione 24 ore su 24. L’Amministrazione uscente, che in questi anni ha preferito seguire a ruota la propaganda regionale in tema di Sanità, per mancanza di conoscenza o per tattica, ha spesso confuso il Pronto Soccorso con un Punto di Primo Intervento h. 24. I Cairesi e la Valbormida vogliono un Pronto Soccorso e l’obiettivo per chi amministra la città deve essere quello di costruire un percorso a tappe, spiegando chiaramente i passaggi ai cittadini e arrivare a soddisfare le necessità di una struttura che deve ospitare ricoveri urgenti o procedure di accettazione in urgenza. Nell’immediatezza deve essere riaperto un PPI h.24 gestito dal 118, ripristinato il day surgery, letti in medicina per brevi ricoveri, una radiologia efficiente, un laboratorio analisi per gli esami di routine, ambulatori specialistici per le patologie frequenti.
E’ importante confrontarsi in modo competente con Regione Liguria e ASL 2 e progettare quel modello di distretto sociosanitario mai realmente decollato. L’obiettivo è di curare malati e anziani con malattie croniche, anche presso le loro abitazioni, evitando gravosi spostamenti – resi difficili dall’isolamento infrastrutturale del nostro territorio – nelle strutture ospedaliere della Riviera anche solo per degli esami diagnostici.
Esiste infine, il tema della medicina di base. La chiusura di Cairo Salute per problemi di sostenibilità economica non ha stimolato alcuna reazione da parte dell’Amministrazione uscente. Il Poliambulatorio cairese è stato ad esempio, un progetto virtuoso che va sostenuto, anche per risolvere alcuni dei problemi lasciati sul campo dall’abbandono dei servizi ospedalieri. L’Amministrazione comunale di Cairo ha il dovere di intervenire. La nostra proposta di ristrutturare l’area del vecchio Palazzetto dello Sport da anni in stato di abbandono, porterebbe  dare una nuova sede alla Croce Bianca, creando un centro polifunzionale da utilizzare per poliambulatori medici e assicurare una nuova sede per tutte le indispensabili associazioni (come ad esempio AVO, Raggio di sole, Guido Rossi) del nostro territorio che si occupano di anziani, famiglie, giovani, malati.

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+Sociale: attenzione ai bisogni e ai servizi alla persona

Un Comune attivo ed efficiente deve investire nei servizi sociali vicini alle esigenze di tutti i cairesi e proteggere con azioni specifiche le fasce che richiedono più attenzione. Bisogna partire dai quartieri e dalle frazioni dove c’è più difficoltà e abbandono.
Un tema importante è la gestione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, che con decisione dell’Amministrazione uscente, è passato dall’Ufficio Assistenza del Comune di Cairo all’Ente del capoluogo. Una scelta sbagliata.
Sia la precedente Giunta Briano sia prima il Sindaco Osvaldo Chebello, non avevano voluto rinunciare al c.d. “ufficio casa”: gestire la delicatezza di numerosissime situazioni di famiglie disagiate che per svariati motivi, possono incontrare difficoltà ad adempiere regolarmente al pagamento di canoni di locazione e spese condominiali, è un compito dell’Amministrazione comunale che ha modo di conoscere nel dettaglio le condizioni personali e famigliari spesso delicate.
Esiste anche il serio problema degli asili con solo 23 posti in convenzione e i successivi posti assegnati con il criterio della presentazione della domanda non tenendo conto del reddito familiare.
Allo stesso modo, l’attenzione alla popolazione anziana e al tema dell’invecchiamento attivo deve tornare a essere una priorità. La nostra proposta concreta è quella di aderire al progetto di Auser nazionale chiamato Ausercultura che è un’importante obiettivo per aprire sempre nuovi orizzonti sulla strada dell’invecchiamento attivo e della formazione permanente, nella convinzione che l’esperienza, in una comunità, sia una risorsa preziosa da valorizzare.
Dobbiamo provare a non pensare giovani e anziani sempre come due entità e mondi differenti, dobbiamo far si che abbiano spazi, ma anche spazi comuni.

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+Sviluppo e lavoro: la sfida della transizione digitale ed ecologica

L’immobilismo degli ultimi 5 anni ha aggravato la crisi industriale, economica e demografica della città e di un territorio già duramente colpito dalla deindustrializzazione.
La presenza di Cairo nell’area di crisi complessa non ha dato frutti concreti, dal 2017 lo strumento economico non è stato  utilizzato bene e forse nemmeno capito. Abbiamo perduto grandi opportunità, come quella di essere parte attiva del progetto di sviluppo portuale vadese e ora rischiamo di rimanere fuori dai finanziamenti PNRR per lo sviluppo economico e sostenibile.
E’ fondamentale trovare una nuova destinazione industriale ed economica per Cairo e la Valbormida. E’ evidente a tutti che serve molto di più. Non basta più l’ordinaria amministrazione fatta in questi ultimi anni intervenendo di tanto in tanto su poche strade, ridisegnando una piazza o pulendo i tombini. Se l’azione del Sindaco si limita solo a questo, il territorio inevitabilmente si impoverisce.
La priorità numero uno è il lavoro.  La creazione di occupazione e opportunità per far restare i nostri ragazzi e le nostre ragazze, passa da un ruolo attivo dell’Amministrazione comunale per lo sviluppo territoriale. Occupazione, sviluppo, infrastrutture sono elementi intrecciati tra loro e il destino delle imprese è legato anche all’impegno dell’Amministrazione comunale. Recuperare competitività, investire nella formazione e dare sostegno all’occupazione, sono passi irrinunciabili per lo sviluppo della città e i giovani devono essere al centro del progetto.
Vogliamo creare un distretto di economia virtuosa capace di intercettare i finanziamenti per la transizione ecologica con attenzione e competenza è un altro obiettivo. Un’amministrazione comunale ha il dovere di decidere quale modello di sviluppo vuole seguire e dove investire per favorire una riconversione economica, ecologica, graduale e progressiva, ma virtuosamente irreversibile.
Lo sviluppo economico di Cairo Montenotte si deve basare sull’alta tecnologia e sulla tutela ambientale. Ciò è davvero possibile. Dando un rilancio economico a una zona che rischia come in questi anni di rimanere sempre più indietro e perdere occasioni fondamentali. Occorre organizzarsi e creare collaborazioni, garantendo continuità, competenza.
In questa direzione  si colloca il ripristino delle Funivie, infrastruttura fondamentale per il trasporto delle rinfuse dalla costa all’entroterra della Valbormida. La situazione di crisi che si è prodotta su Funivie può generare una grande opportunità per dare a questo comparto una risposta moderna in termini ambientali. Puntiamo a una riapertura dell’infrastruttura con un utilizzo maggiormente automatizzato, che potrebbe contribuire a risolvere i problemi legati al trasporto su gomma e alla sostenibilità ambientale.
Cairo Montenotte deve essere coinvolta in un piano industriale che preveda la realizzazione di un importante hub portuale/logistico a disposizione del sistema imprese. Come dimostrano i parchi merci di oltre 120.000 mq già esistenti a San Giuseppe di Cairo Montenotte, il nostro territorio presenta potenzialità uniche per dimensione e spazi a livello regionale. L’obiettivo è potenziare e investire in queste aree di stoccaggio retroportuali, che devono essere collegate e attrezzate.

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+Sostenibilità energetica e ambientale: attenzione al Pianeta e risparmio in bolletta

Un’amministrazione comunale per raggiungere importanti obiettivi di sostenibilità ambientale, se ha realmente a cuore il tema, oltre allo sviluppo sostenibile, dispone di diverse frecce al proprio arco. Un Comune efficiente è capace di coniugare l’attenzione all’ambiente con il risparmio per i cittadini.  La prima azione è una programmazione attenta della raccolta dei rifiuti e igiene urbana, tra i temi più delicati per qualsiasi Amministrazione Comunale.
Cairo Montenotte grazie all’impegno della giunta Briano di allora, fu un Comune che, tra quelli superiori ai 10 mila abitanti, riuscì tra i primi a raggiungere livelli di differenziazione del rifiuto ottimali, passando dal 2013 al 2015 dal 30 all’82% di differenziata.
Il raggiungimento di questi obiettivi significò non solo conseguire un importantissimo risultato ambientale ed ecologico, ma anche realizzare notevoli risparmi, ovvero maggiori servizi e diminuzioni delle tariffe, perché lo smaltimento indifferenziato costa molto più del riciclaggio.
I Comuni “hanno l’obbligo” di organizzare i sistemi di raccolta per arrivare e superare gli obiettivi minimi di legge, coadiuvati da un’impiantistica che permetta loro e alla valle di essere autosufficiente. L’impegno per +Cairo è continuare questo percorso virtuoso.
Un’altra fondamentale leva che deve utilizzare Cairo sono le opportunità di efficientamento energetico degli edifici pubblici. Per gli enti locali, quelli con amministrazioni attente e pronte a cogliere l’occasione, esistono misure e opportunità di finanziamento agevolato per la riqualificazione energetica delle strutture sanitarie, degli impianti sportivi di proprietà pubblica e delle scuole. A Cairo Montenotte ne abbiamo quattro (capoluogo, Bragno, Ferrania e Rocchetta) e sicuramente avrebbero un grande bisogno di nuovi serramenti, di una coibentazione e di un impianto fotovoltaico.
Su questo filone, un altro importante obiettivo per Cairo è quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Sono impianti fino a 200 kW di produzione di energia green che può essere messa a disposizione degli aderenti della comunità stessa.
Molti sono gli esempi virtuosi di comuni italiani che si sono fatti promotori di questo meccanismo, determinanti sono le progettualità che si possono mettere in campo anche attraverso il fondo rotativo della “legge Kyoto” utilizzando gli immobili comunali. Cairo può dare una svolta “green” se si fa parte attiva di questi progetti aiutando concretamente i cittadini a risparmiare sulla bolletta energetica. Per questo abbiamo lanciato il progetto che vogliamo realizzare sui tetti delle scuole medie Cairesi, questo porterebbe una migliore coibentazione, ma anche vedere la costituzione di una comunità energetica che abbasserebbe le bollette di ciascuno di noi.

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+Infrastrutture e mobilità sostenibile: idee e risorse

Le carenze infrastrutturali e le criticità del sistema della mobilità sono un limite alla ripresa economica, produttiva, turistica e sociale di Cairo. Le infrastrutture della nostra Valle, di fatto, risalgono a fine degli anni ‘60 e la rete ferroviaria SV-TO e SV-AL addirittura a fine dell’‘800. L’inadeguatezza è palese e gli investimenti urgenti. Anche in questo caso l’amministrazione comunale non può limitarsi a guardare, ma deve avere la capacità di studio ed elaborazione. Le priorità per il nostro territorio sono note:
– attuare il raddoppio ferroviario tra Altare e Ceva nella linea SV-TO, e ammodernare il raddoppio ferroviario da Savona ad Alessandria;
– completare le opere dell’Aurelia Bis; rimettendo in cantiere l’importante realizzazione dello svincolo per il San Paolo, che permetterebbe tempi più rapidi di percorrenza per le ambulanze proveniente dalla Valbormida;
– realizzare la bretella autostradale Predosa-Carcare – Albenga.
Ci impegniamo con serietà e competenza, a non perdere occasioni importanti che invece in questi ultimi anni sono sfumate. Mai come in questo momento storico infatti, la distribuzione delle risorse dipende dalle competenze degli enti locali.
Ci sono bandi scaduti per oltre 500 milioni ai quali il Comune di Cairo non ha dato seguito con progettazioni esecutive. Occorre essere attivi e pronti sui bandi per trovare le risorse necessarie. Un esempio è il PNRR: senza una  progettazione definitiva ed esecutiva non si può accedere ai tanti investimenti previsti.
Altro obiettivo è quello della mobilità e di trasporto pubblico a misura di cittadino.
In linea con moltissime altre città, occorre la realizzazione di una seria rete di piste ciclabili estesa e sicura, ampiamente appetibili per la conformazione del nostro territorio comunale.
I merito ai parcheggi abbiamo proposto la necessità di una prima mezz’ora gratuita e l’inserimento di abbonamenti annuali riservati a commercianti e coloro che svolgono attività lavorativa nel centro città (lavoratori dipendenti compresi) che altrimenti sono costretti a pagare il parcheggio l’intera giornata.

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+Valore a edifici e spazi pubblici: un nuovo Piano

La vivibilità di una città si misura anche dagli spazi verdi che, come abbiamo visto durante la pandemia, sono essenziali, soprattutto se vicini alle proprie abitazioni, per fare sport, incontrarsi in sicurezza, respirare aria pulita.
Lo sviluppo urbanistico dei prossimi anni di Cairo va disegnato con un Nuovo PUC. L’attuale amministrazione su questo punto non ha fatto nulla e non ha coinvolto la cittadinanza, come se il tema non la riguardasse.
Serve un piano a misura d’uomo. Quindi stop a nuove edificazioni, ma investimenti per una moderna destinazione urbana su tutta la grande area che si presenta in quello che viene definito “l’Oltrebormida cairese”. La creazione di un grande spazio sostenibile che dal centro cittadino si dirama fino all’area comunale del Convento francescano ma anche rispetto alle aree che si affacciano al territorio di Rocchetta di Cairo. Ci impegneremo per il riutilizzo degli spazi vuoti o abbandonati per la creazione di nuovi orti urbani.
Inoltre, un’Amministrazione comunale si deve occupare della valorizzazione dei suoi spazi ed edifici pubblici, ascoltando la cittadinanza.
Nel caso di Piazza della Vittoria, l’intervento di restyling effettuato dall’Amministrazione uscente, non ha mai coinvolto i cittadini e non ha mai previsto la possibilità di effettuare il tradizionale e storico mercato del giovedì, momento di aggregazione importante e appuntamento rilevante per tutto il commercio cairese. Il nostro obiettivo è riportare parte del mercato in Piazza, come è sempre stato dalla scelta dell’Amministrazione Chebello degli anni ‘90, per permettere anche una migliore circolazione viaria e parcheggi più accessibili.  Come vi abbiamo esposto nel nostro progetto particolareggiato, il mercato tornerà per una parte (quella più leggera e non alimentare)  sulla piazza e parte rimarrà in piazza XX settembre, un’ altra in piazza Abba; torneremmo così ad avere libera la circolazione di via Mazzini, i parcheggi lungo la Lea, e la prima fila dei parcheggi a pagamento. In questo modo, ridando aiuteremo anche le attività dei commercianti del centro storico.
Altro obiettivo è Palazzo di Città, una delle azioni di riqualificazione più importanti della precedente Giunta Briano. Un immobile pubblico che era pronto per diventare la nuova sede comunale ma oggi è ancora inutilizzato. Per +Cairo deve diventare subito il nuovo Palazzo dell’amministrazione cittadina, per non sprecare più tempo e risorse pubbliche. La vecchia sede comunale potrebbe essere riutilizzata per un uso pubblico: esistono diverse proposte da condividere con la cittadinanza.
Un altro spazio pubblico da valorizzare è il vecchio circolo del Tennis adiacente al campo Lionello Rizzo. Un’area che, per vicinanza al centro cittadino e dimensioni, dovrebbe essere pensata per un utilizzo esclusivo della Pro Loco di Cairo. Pensare a una definitiva sede dotata di cucine e area permanente di aggregazione, significherebbe dare alla Pro Loco forza e prospettiva e ai cairesi uno spazio di aggregazione che oggi manca.
I parchi giochi di Città e delle Frazioni devono tornare a essere sicuri, ordinati, belli e anche i ragazzi diversamente abili ne devono potere godere. Il  progetto “I Giardini di Betty” e della pista da biglie sono un esempio del nostro impegno.

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+Cultura e turismo

Cultura, dal latino “còlere”, coltivare. Basterebbe l’etimologia a restituirci il senso più profondo di questa troppo spesso dimenticata parola. La convinzione che ci muove è che soprattutto nei centri di provincia come Cairo, l’offerta culturale sia estremamente importante per favorire la coesione nella comunità e tenerla viva, presente, attenta al territorio in cui vive.
L’Amministrazione comunale ha un ruolo importantissimo, perché deve avere capacità di progettazione e ricerca, valorizzare al massimo le capacità di innovazione delle giovani generazioni, realizzare un Sistema culturale, che va adeguatamente promosso anche attraverso un nuovo e maggiore coinvolgimento dell’associazionismo e del volontariato su basi più moderne e dinamiche.
Gli ambiti principali su cui si deve iniziare a lavorare sono sei: musei, sistema bibliotecario, formazione musicale, spettacolo, associazionismo culturale e patrimonio culturale.
Crediamo che si debba creare e mantenere una fattiva collaborazione tra soggetti pubblici e privati nella valorizzazione dei beni artistici e promuovere una rigenerazione urbana e culturale per migliorare la vita individuale e collettiva dei cairesi.
Un obiettivo importante è collocare il “Ferrania Film Museum” nella rete musei savonesi, cosi come il Museo a cielo aperto di Bragno.
Fondamentale è la rigenerazione dei contenitori storici e paesaggistici oggi non utilizzati o sottoutilizzati oltre a  incentivare forme di collaborazione e coprogettazione con altre realtà liguri per progetti che attuino la ricognizione delle risorse esistenti, e determini occasioni di coprogettazione.
Per il turismo, vogliamo promuovere i sentieri / outdoor valbormidese legato a quello di Finale, riprendere il progetto della pista ciclabile che conduce al Convento, altro nostro immenso patrimonio.
Vogliamo far rivivere il nostro Castello che deve essere fruibile dalla comunità per tornare ad essere finalmente spazio culturale, di arte, musica, aggregazione, divertimento.

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